La Nosiola è l’unica varietà tipica ed autoctona trentina a frutto bianco, coltivata da sempre in Trentino. Vive ultimamente un nuovo e crescente successo.
Poco o nulla si sa della sua storia, di sicuro era diffusa nel Trentino già all’inizio del secolo scorso e la coltivazione è legata a due zone: la Valle dei Laghi e l’asta dell’Adige sulle colline di Sorni, Pressano e Lavis.
La valle dei Laghi, per il suo clima dolce, mitigato dal vento denominato "Ora del Garda" la Nosiola si trasforma in un nettare chiamato Vino Santo, mentre sulle colline avisiane, il clima alpino modella la Nosiola in un vino fruttato e gentile che ricorda la nocciola.
Incolore brillante
Intenso, mieloso e selvatico
Morbido e delicato di nocciola
10/12 °C
L’uva ammostata è vinificata in bianco, ossia senza le bucce. Queste sono riposte in serbatoi d’acciaio affinché eseguano il processo di fermentazione alcolica sotto il rigoroso controllo della temperatura, acidità e ph.
Dopo una decina di giorni le vinacce sono pronte per essere distillate.
La grappa ottenuta riposa circa un anno in botti d’acciaio, viene diluita, filtrata ed imbottigliata.
Dopo breve periodo di riposo, è posta in vendita.